Piazza dei Celestini
Italia CulTour Idea
Italy land of history, culture, architectural beauty. With a varied territory that offers everything from mountain to sea blue and crystal clear, lakes. Place to fall in love and where come back,always.
domenica 25 novembre 2018
lunedì 4 settembre 2017
F/I FotoIndustria
A Bologna, terza edizione della biennale di fotografia.
Mostre fotografiche al MAST e in altri luoghi iconici della cultura cittadina. Organizzata al top come sempre.
Tutte le informazioni sul sito : FotoIndustria
Mostre fotografiche al MAST e in altri luoghi iconici della cultura cittadina. Organizzata al top come sempre.
Tutte le informazioni sul sito : FotoIndustria
domenica 3 settembre 2017
giovedì 5 gennaio 2017
giovedì 25 giugno 2015
Nord Europa ? No, Melfi in Basilicata
Melfi - Castello Normanno it.wikipedia.org |
Costituita da un centro storico di aspetto complessivamente medievale, la città è diventata un importante centro industriale ed è sede di un gran numero di imprese, nel polo industriale di San Nicola di Melfi, sorto nei primi anni novanta.
Sin dal 1866, sono stati prodotti vari progetti per la creazione di una provincia distaccata da quella di Potenza. La proposta del 1951 fu approvata dai consigli comunali di 22 comuni, di cui 6 fuori regione, omogenei per scambi commerciali e vie di comunicazione, oltre che morfologia, un territorio esteso su 1.668 km², con una popolazione pari a 148 000 abitanti.
Cattedrale di Santa Maria Assunta www.fotoweb.it |
Melfi si colloca nell'estremo nord della Basilicata, alla base del Monte Vulture, vulcano inattivo dall'era protostorica, al confine con la Puglia (provincia di Foggia) e la Campania (provincia di Avellino), confine segnato dal fiume Ofanto. Il territorio comunale, prettamente collinare, con un'altitudine media di 645 metri sul livello del mare, si sviluppa su una superficie di 205,15 km², secondo comune per estensione nella provincia.
Chiesa di Sant'Antonio www.melfilive.it |
I primi centri abitati, situati nella frazione Leonessa e resti di una mastodontica necropoli trovati in località Toppo d'Avuzzo a Rapolla attestano che l'area del melfese era abitata sin dai tempi del neolitico; Dauni e lucani furono tra le prime civiltà a insediarsi nel suo territorio. In epoca romana, l'abitato era in secondo piano rispetto ad altre località limitrofe come Venusia (l'attuale Venosa), dato che quest'ultima, trovandosi, assieme a Strapellum (l'attuale Rapolla), in un punto strategico della via Appia, fu un importante centro di scambi commerciali.
Con la caduta dell'Impero Romano, la zona, occupata dai bizantini e poi dai longobardi, iniziò ad acquistare maggior importanza, ma fu con l'arrivo dei normanni che iniziò ad assumere un ruolo fondamentale. Nel 1042, Guglielmo Braccio di Ferro e gli altri membri della famiglia Altavilla ottennero dal duca longobardo Guaimario IV di Salerno il riconoscimento ufficiale della conquista della città, diventando in cambio suoi vassalli, e partirono da Melfi per mettere sotto il proprio dominio l'intero meridione d'Italia.
A Melfi, capitale della Contea di Puglia, si tennero cinque concili, organizzati da cinque diversi Pontefici tra il 1059 e il 1137. Nel I concilio del 1059, il papa Niccolò II riconobbe i possedimenti conquistati dai Normanni e nominò Roberto il Guiscardo duca di Puglia e Calabria, che divenne vassallo della Chiesa. La città stava passando un momento fulgido della sua storia, e in tale circostanza diventava la Capitale del Ducato di Puglia e Calabria nel 1059.
Melfi, nonostante dovette cedere il titolo di Capitale a Salerno e infine a Palermo, continuò a essere un centro molto importante dell'impero normanno. La città fu luogo di organizzazione di altri Sinodi. Il papa Alessandro II dal primo agosto 1067 presiedette il Concilio di Melfi II; ricevette il Principe longobardo di Salerno, Gisulfo II, e i fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero Altavilla. Nel corso del Concilio di Melfi III, del 1089, il papa Urbano II indisse la Prima Crociata in Terra Santa.[24], poi Pasquale II nel 1101 convocò il Concilio di Melfi IV e infine Innocenzo II nel 1137 celebrò il Concilio di Melfi V, ultimo della serie.
Luogo ricco di storia e di avvenimenti significativi, anche per la posizione strategica.
Cucina ricca di Sapori e Profumi del bosco
Peperoni Imbottiti http://it.julskitchen.com |
Maccuarnar - nome dialettale della Maccaronara, è il piatto tipico per eccellenza di Melfi, fatto con un tipo di pasta fresca preparata con un mattarello in metallo con lame affilate che consente di ottenere maccheroni (da cui il nome dialettale) con una tipica sezione quadrata. Si condisce con sugo di coniglio o maiale
www.lucianopignataro.it |
Tutte le informazioni circa l'ospitalità e il territorio : www.comune.melfi.pz.it http://basilicata.italiaguida.it
giovedì 21 maggio 2015
Tindari , Sicily Myth, Art, Culture
Capo Tindari www.italia.it |
Myth, art, culture, fairytale landscapes: this is Tindari, a pleasant town in the Gulf of Patti situated in the homonymous municipality in the province of Messina. Founded in 396 a.c. Syracusan mercenaries in the war against Carthage at the behest of Dionysius of Syracuse, the ancient city of Tindari owes its name to King Tyndareus of Sparta.
Since then its history has been a series of stories, myths and legends that have left an indelible mark in the popular imagination. Naval base before the Carthaginians, then the Romans, the Byzantines conquered and destroyed by the Arabs, is known for an epic battle - the Battagia Tindari - and for the words that he dedicated Cicero in the Verrines, but especially for the presence of a Black Madonna still venerated at the shrine which occupies the ancient acropolis.
Tindari Teatro Greco www.foto-sicilia.it |
The remains of the ancient city of Tindari are relatively well preserved. The urban checkerboard typical of Roman cities evident in the block (the islets were condos Romans) brought to light between two ancient decumani and the mighty walls in square work are very impressive, but to impress the visitor is its Theatre Greek. Dating from the late fourth century and renovated in Roman times is a marvel of acoustics and is home for over sixty years festival of music, dance and theater. Leaning against the side of a cliff looking out to sea and has a diameter of over 60 meters.
Tindari santuario www.laplaya-hotel.it |
The Shrine of the Black Madonna, however, is the main attraction of Tindari. A inside the wood carving cedar representing the Virgin and child, he would come to Tindari in an effort of the faithful of evading the iconoclastic fury of the eighth century. According to legend, it was abandoned by the sailors of a ship landed below the promontory of Tindari to leave without fight the will of God that would have prevented the vessel to set sail again. The Madonna is venerated today in a festival held September 7.
Under the promontory lies the Laguna Oliveri, also known as Tindari, a strait exceptionally beautiful nature reserve today for the simultaneous presence of a characteristic salty environment type lake with sea sand, and the destination of tourists who go to the beach Marinello, also the subject of a legend that would be formed after the fall of a little girl - found unharmed - from the promontory of the sanctuary. Even the Grotta di Donna Villa, visible in the rocky ridge above is the subject of an ancient myth: the holes in it would be the sign of the fingers of a rabid witch devouring sailors when he could not satiate his nefarious appetite.
Text taken from http://www.italia.it/
venerdì 15 maggio 2015
One of the Best Exhibitions ever organized in Italy and around the World
Da Cimabue a Morandi.Felsina Pittrice http://www.genusbononiae.it/index.php?pag=347 |
Seven centuries of art, with 180 works by artists from Bologna or that are permanently exposed to Bologna. Works, from Cimabue to Morandi choices and reread by Vittorio Sgarbi, from public and private collections. It can be seen in a single exhibition venue, Palazzo Fava.
The exhibition, dedicated to significantly scholar Roberto Longhi, takes place in the halls where the three young cousins Ludovico, Agostino and Annibale Carracci, in 1584, received by Count Filippo Fava commissioned to carry out the fresco decoration of the main hall of the new family palace.
From Cimabue to Morandi it is curated by Vittorio Sgarbi and is promoted by Genus Bononiae Museums in the City, with the support of the Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
More information and updates on http://www.genusbononiae.it/index.php?pag=347
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